Nel passaggio generazionale la chiave del successo

Nel passaggio generazionale la chiave del successo

Techno è stata tra le finaliste della nona edizione del premio “Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”, rivolto a imprese di famiglia giunte almeno alla seconda generazione, con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro.

L’iniziativa è stata promossa dal CERIF, Centro di Ricerca sulle Imprese di Famiglie, in seno all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con il sostegno di Credit Suisse e KPMG, main sponsor della competizione, il contributo di Loconte & Partners, Lombard International Assurance e Mandarin Capital Partners e il patrocinio di Confimi Industria. 

 

L’evento di chiusura si è tenuto il 29 novembre presso il Centro Svizzero di Milano. Presenti per Techno Chiara e Luca Galli. L’edizione è stata vinta da Antonio Carraro, leader dei trattori multifunzionali destinati all’agricoltura specializzata. 

Secondo gli studi condotti da CERIF, in Italia sono 2 su 3 le aziende familiari che attraversano o si stanno avvicinando al passaggio generazionale. In questa fase è comune imbattersi in una riduzione della redditività (nel 64% dei casi) e nella percezione di svariate criticità. Conflitti familiari, incapacità degli eredi e mancanza di leadership sono altri fattori che possono compromettere il buon esito del processo.

Trasformare il rischio in opportunità è l’essenza stessa dell’attività imprenditoriale ma diventa particolarmente arduo quando il timone dell’azienda deve passare di padre in figlio. Aziende guidate da imprenditori ultra settantenni, mostrano regolarmente risultati peggiori rispetto ai concorrenti. Il 57% delle imprese esaminate non è, ad esempio, ancora riuscito a internazionalizzarsi. 

Un management più avvezzo a operare su mercati globalizzati può consentire quel salto di qualità che ancora manca. Altrettanto fondamentali risultano la capacità di sviluppare ed estendere soluzioni digitali così come ammodernamenti e innovazioni nella struttura della governance.

Un passaggio generazionale ben gestito è invece la chiave del successo di molte aziende. Ed è il caso di Techno, fondata nel 1986 da Sandro Galli, amministratore delegato e direttore generale, affiancato dai Luca e Chiara, entrati in organico rispettivamente nel 2010 e nel 2015 dopo diverse esperienze lavorative esterne. 

Con nostro padre abbiamo stabilito che l’affidamento di responsabilità e la definizione degli obiettivi fossero istituzionalizzati e gestiti in modo manageriale. Questo ci ha permesso di integrarci nell’organico della Techno non in qualità di figli del fondatore, ma con ruoli da svolgere entro un determinato perimetro. La relazione lavorativa con nostro padre si basa pertanto su parametri di valutazione il più possibile coerenti con la mission aziendale, nel rispetto dei rapporti in essere con gli altri manager”, spiegano Chiara e Luca Galli.

Il modello organizzativo di Techno prevede la ripartizione di ruoli e competenze tra tutte le persone che fanno parte dell’organico. I responsabili di ciascuna area godono di un elevato grado di autonomia operativa. Le decisioni strategiche sono sempre il frutto di una condivisione tra proprietà e referenti delle rispettive aree.   

Techno ha scelto di approcciare a nuovi mercati con prodotti basati sulla sua core competence, dire il connettore elettrico in plastica ad elevate prestazioni, mantenendo l’intera produzione in Italia per avere il pieno controllo dei processi ed elevati standard qualitativi.